R.T.C

Comments: R.T.C CARLENTINI INFO NEWSpolivalente al collasso

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    Per qualcuno si parla troppo di Berlusconi (questo qualcuno dimentica che è stato scelto da Renzi come padre costituente) allora oggi parliamo di Verdini.

    Verdini lavora tête-à-tête con il Ministro Boschi ed è lui il vero deus-ex machina delle riforme costituzionali. E’ lui che si batte contro le preferenze (B. pensa alle sue aziende e a non finire in galera, cosa volete che gli importi delle preferenze) nella legge elettorale.

    Bene, notizia fresca fresca, Verdini è stato appena rinviato a giudizio per il crak del Credito cooperativo fiorentino, una banca da lui gestita. I PM sospettano la bancarotta fraudolenta.

    Ovviamente il Senatore Verdini è innocente fino a prova contraria ma vi sembra accettabile che ad un rinviato a giudizio per reati gravissimi siano affidati i fili della riforma dell’intera architettura costituzionale? Oltretutto, lo ricordo, la Corte Costituzionale aveva detto con chiarezza che questo Parlamento “delegittimato” politicamente per essere stato eletto grazie al porcellum, una legge elettorale incostituzionale, dovrebbe fare una sola cosa: una buona legge elettorale condivisa con tutti (noi ci siamo) e via al voto!

    Oggi Travaglio sul Fatto prende (finalmente) il “Progetto di Rinascita democratica” di Licio Gelli, ovvero il piano di governo della P2, e ne individua le innumerevoli similitudini con il progetto costituzionale Renzi-Berlusconi-Verdini.

    Dove sono finiti gli storici anti-berlusconiani? Possibile che si siano venduti tutti per 80 euro? Possibile che 80 euro (per chi li ha presi) valgano la nascita di una dittatura governativa di fatto?
    A questo punto qual è il prezzo della Monarchia Assoluta? 90 euro? 95? 100 euro?

    Io non ho nessuna intenzione di ricandidarmi (un’intera legislatura è sufficiente se dai davvero l’anima come stiamo facendo) quindi qui non si tratta di difendere poltrone. Come ha detto ieri Paola Taverna al Senato “non pensiamo alle prossime elezioni ma al futuro dei nostri figli!"

    Proprio perché votate PD avete il diritto di ribellarvi al PD se diventa P2!
     
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    Si accendono i riflettori sulla prima edizione del festival del cinema di Melilli “Terre Emerse”. Start up per l’iniziativa voluta dall’Amministrazione Comunale su proposta dell’assessore alla Pubblica Istruzione Salvo Midolo, nata con la finalità di promuovere l’intero territorio di Melilli attraverso la valorizzazione delle risorse artistiche e culturali.

    Un progetto ambizioso, che vuole essere un punto d’incontro tra la città e il cinema, con una speciale attenzione al mondo del cortometraggio, alle piccole produzioni e con il desiderio di favorire e stimolare la creatività in ogni sua forma. “Terre Emerse”, è quindi il festival delle terre di confine, dei margini, degli orizzonti, di tutto quello che c'è ma non si vede ancora. Quei luoghi culturali, sociali, mentali, che ci passano davanti agli occhi ma che non vediamo, non sentiamo.

    L'idea è quella di scoprire le facce nascoste e inattese di Melilli e i differenti punti di vista sulla città, restituiti attraverso la lente di una macchina da presa. Tutto questo tramite un bando di concorso al quale potranno partecipare i lavori realizzati da Istituti Scolastici, associazioni, consulte, professionisti, dilettanti ecc., provenienti anche da altre realtà locali ma comunque sempre attinenti alle direttive di almeno una delle tre sezioni del bando che il gruppo di coordinamento ha stabilito: Cortometraggi di fiction, Documentari, Docufilm o Reportage ed infine Videoclip.

    Premi speciali saranno corrisposti a tutte quelle opere che risalteranno i luoghi del territorio melillese. “L’obiettivo che si pone " Terre Emerse" - questo quanto dichiarato dall’assessore Salvo Midolo - è proprio quello di sostenere e mettere a punto un sistema che arricchisce e si somma alla straordinaria varietà di location presenti sul territorio. Si può definire – continua Midolo - un “progetto di governo” del territorio, che faccia di Melilli una fabbrica di cinema e di cultura”.

    La direzione artistica dell’evento è stata affidata a Renato Scatà, già segretario regionale del coordinamento dei festival in Sicilia e direttore del Floridia Film Fest. Il programma della manifestazione, suddiviso in tre grandi sezioni, sarà reso noto successivamente e si svolgerà dal 26 al 28 settembre 2014. E’ possibile scaricare il bando collegandosi alla home page del Comune a questo indirizzo: www. comune.melilli.sr.it
     
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    Una rapina aggravata con la chiara finalità di convincere definitivamente un connazionale a lasciare libera la piazzola di vendita ed avere così il monopolio del commercio ambulante su quel piccolo tratto di litorale.

    Questa in estrema sintesi la dinamica del fatto che nella tarda serata di ieri ha portata al fermo di indiziato di delitto di Shahin Md, originario del Bangladesh, 33enne incensurato, ritenuto dai Carabinieri della Stazione di Cassibile il responsabile di una rapina aggravata perpetrata nei confronti di un coetaneo connazionale, come lui venditore ambulante, che non voleva spostarsi da quella piazzola di vendita.

    Dopo averlo minacciato senza ottenere il proprio scopo, il Shahin Md ha percosso con un bastone e preso a calci e pugni l’altro venditore – fortunatamente senza conseguenze – sino a rapinarlo della somma di quaranta euro, provento delle vendite, e dell’oggettistica varia presente sulla bancarella.

    La vittima si è rivolta ai Carabinieri di Cassibile che, al termine di una tanto rapida quanto efficace attività di indagine, sono riusciti a risalire all’identità del rapinatore, rintracciandolo in una tenda dallo stesso utilizzata come dimora ed al cui interno è stata rinvenuta la merce sottratta. Sottoposto a perquisizione personale, sono stati rinvenuti in suo possesso anche i quaranta euro, restituiti alla vittima unitamente agli oggetti.

    Al termine delle formalità di rito, l’autore è stato posto in stato di fermo di indiziato di delitto. Una vicenda che evidenzia, oltre alla gravità del fatto in sé, il florido business delle vendite ambulanti lungo i litorali, possibile oggetto di interesse della criminalità che motivo di scontro fra gli stessi ambulanti.

    Il fenomeno è dall’inizio della stagione estiva monitorato dai Carabinieri della Compagnia di Siracusa con servizi specifici, anche svolti in alcune occasioni in sinergia con la Polizia Municipale, sia lungo le spiagge che nel centro storico di Ortigia, finalizzati ad arginare efficacemente il fenomeno. Non meno di cinque giorni addietro, un cittadino senegalese era stato arrestato durante uno di questi controlli per resistenza a pubblico ufficiale essendosi scagliato contro i militari per opporsi al controllo della sua bancarella che esponeva accessori in pelle di una nota griffe palesemente contraffatti.

    Dott.ssa Leonarda Anna Gennaro,
    Neuropsichiatra Infantile Consulente in diagnosi e riabilitazione PTSD e Psicopatologia dei Traumi
    Gaza è una realtà paradossale, continuamente frammentata e ricomposta secondo equilibri sempre diversi e ugualmente fragili, è a tratti una realtà psichedelica e derealizzante.
    Crescere a Gaza vuol dire sperimentare ogni giorno vissuti che si inseriscono come schegge in quello che dovrebbe essere il continuum evolutivo di una persona, un “continuum” anch’esso frammentato e ricomposto. È questa la realtà dei bambini di Gaza.
    Ma quanto è faticoso dover fronteggiare continuamente situazioni di stress per potersi adattare alla realtà e padroneggiarla, per difendersi e cercare una soluzione realistica ai problemi. Questi meccanismi si chiamano coping, e i bambini di Gaza (come la popolazione Gazawi tutta) mostrano quotidianamente di fronte al mondo notevoli capacità di coping.
    La situazione di Gaza però è particolare, il protrarsi nel tempo di situazioni di stress, le situazioni-limite e di carattere drammatico (ad esempio la perdita di un familiare, le aggressioni militari, una infermità grave) e quindi il ricorso continuo a meccanismi di autodifesa è connesso all’alto rischio di traumi con manifestazioni in acuto, ma anche alla configurazione di problemi psicologici cronici o ad esordio tardivo connessi ai traumi stessi.
    Ulteriore peculiarità di Gaza è che eventi drammatici e devastanti come ad esempio le incursioni quotidiane di Israele sono “solo” l’acuto di una presenza costante che è più o meno velatamente palesata e che è continuamente esperita dai bambini, giorno e notte, con i propri sensi. L’embargo, la chiusura dei confini, la difficoltà ad accedere a servizi essenziali come le cure, la negazione dei diritti di base in generale sono una costante che non solo incide profondamente sulla qualità della vita, ma anche partecipa nel tempo della costruzione di identità personali di future persone adulte.

    I bambini di Gaza sono immersi in uno stress permanente, il loro obiettivo primario è sopravvivere, che è molto meno di guardare avanti, perché chi è impegnato a sopravvivere non può permettersi di proiettarsi nel futuro, se non nel futuro immediato, che è quasi presente, quel futuro che finisce non oltre gli organi di senso possono arrivare. È immediata quindi la comprensione di quel corteo di sintomi e segni correlati ad ansia acuta e variamente espressi: difficoltà nella modulazione delle emozioni con anomalie del comportamento (aggressività, iperattività), fobie, disturbi del sonno e dell’arousal in generale, incubi, enuresi, disturbi della attenzione e della concentrazione sono problemi costantemente afferenti ai Centri di supporto sociale e mentale.

    Gaza è una società tradizionale, dove il valore della famiglia, allargata, è un riferimento importante, per i bambini in particolare. Proprio la disponibilità di reti sociali, il supporto familiare e la presenza di servizi sociali contribuiscono alla resilienza, formando un contesto ambientale di protezione/facilitazione nei confronti dei piccoli.
    E se la famiglia, con le sue figure di attaccamento e/o di riferimento va giù, per una morte, per una malattia, per un allontanamento forzato, allora scompaiono quei paracaduti che aiutano un bambino a sentirsi più sicuro.
    E se poi crolla la casa? Allora il tetto, le fondamenta, i confini non esistono più… i confini dell’Io.
    Il trauma dei bambini si inserisce quindi all’interno di un’alcova anch’essa oggetto di trauma, quella dell’adulto caregiver, in una interazione di reciproca risonanza.
    Qui il trauma supera le difese personali o è tale da non permetterne l’attivazione, e allora si configurano i disturbi dello spettro post-traumatico, che lasciano spesso esiti cicatriziali, i quali a loro volta saranno il substrato d’azione del trauma successivo e diremmo, nel caso della situazione palestinese, garantito.
    Paura, orrore e impotenza sono i sentimenti più spesso sperimentati dai bambini di Gaza di fronte agli attacchi israeliani. Spesso si assiste al numbing, l’assenza di emozioni al momento del trauma, testimoniata da dissociazione, confusione, shock, sensazione di essere travolti.

    I bambini sono esseri in evoluzione, sono moving target, un trauma può quindi colpire la organizzazione e la strutturazione di un Sé ancora immaturo, dando sul lungo periodo dissociazioni, somatizzazioni, disturbi dell’identità e dei confini della persona.

    E allora, come tentare di affrontare quest’onda di sensazioni-emozioni che spesso è così violenta da generare un black-out o una disorganizzazione? In ambito specialistico, importanti sono i Centri che si occupano di psicologia di Emergenza individuale e collettiva. La loro opera li vede impegnati a cercare di preservare e ripristinare gli equilibri psichici delle piccole vittime, anche prendendo in carico i danni psicosociali che si producono nella comunità in cui quei piccoli sono immersi.

    Non è scontato ribadire che l’ideale, al momento apparentemente utopistico, sarebbe che i bambini di Gaza conquistassero la libertà, condizione imprescindibile che prelude al benessere e alla serenità di una persona.
     
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    Tre operai sono stati travolti e uccisi da un treno regionale mentre lavoravano ai binari della ferrovia Gela-Licata vicino Butera (in provincia di Caltanissetta). Non è chiara la dinamica dei fatti. Sul posto ci sono i carabinieri di Gela. Gli operai, secondo il QuotidianodiGela.it stavano svolgendo dei lavori all’altezza di contrada Burgio-Carrubbo. Ancora da capire il motivo per cui gli addetti fossero sui binari. Si occupavano di manutenzione dei binari in un tratto della ferrovia che è poco utilizzata. Sul treno c’erano due passeggeri che non sono feriti. Il macchinista è stato identificato dai carabinieri che lo sentiranno.

    Rete ferroviaria italiana ha aperto un’inchiesta per chiarire la dinamica dell’incidente, mentre Ferrovie dello Statoha espresso ai familiari dei colleghi deceduti il più sentito cordoglio per il grave lutto. Cordoglio anche da parte del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi: “Alle famiglie dei tre operai voglio far arrivare le mie condoglianze e la mia partecipazione al loro indicibile dolore. Piangiamo ancora una volta per delle morti assurde. Non si può perdere la vita così, mentre si sta compiendo il proprio lavoro. Il senso di pietà e l’esigenza di giustizia chiedono che si chiarisca nel più breve tempo possibile che cosa è successo e quali siano le responsabilità di questo ennesimo incidente mortale sul lavoro. Ho chiesto alla dirigenza di Ferrovie dello Stato di farmi immediatamente una relazione sull’accaduto”
     
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    ASSESSORATO REGIONALE AL TERRITORIO E AMBIENTE

    16-LUG-2014 - D.D.G. n. 721 del 9 luglio 2014 - Proroga vincolo biennale area "Pantani di Gelsari e di Lentini"

    Ai sensi dell'art. 6 della L.R. 98/81 e s.m.i., il vincolo biennale nell'area "Pantani di Gelsari e di Lentini", di cui al D.D.G. n. 416 del 23/07/2012, avente una estensione di Ha 1.084,00 e ricadente nei comuni di Carlentini (SR), Augusta (SR) e Catania (CT), è prorogato di un ulteriore periodo di due anni. Nell'area predetta la scadenza del vincolo biennale è pertanto prevista per il 23/07/2016.

    http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/...det_news&idNews
     
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    Roma, 18 luglio – Dopo l’arresto, la folla inferocita ha anche tentato di sottrarlo ai poliziotti per linciarlo ma fortunatamente per lui gli agenti sono riusciti a metterlo in salvo facendolo subito entrare nella volante.

    Ieri intorno alle 22, un’autopattuglia del Commissariato Romanina è stata dirottata in via Anicio Gallo dove, a causa di tre tentativi di scippo, un uomo era inseguito da diverse persone. Alcuni passanti hanno infatti tentato di fermarlo rincorrendolo, ma il fuggiasco, anche se esausto, ha tentato anche di rapinare dell’auto una donna. L’intervento degli agenti hanno poi messo fine alle «scorribande» dell’uomo che è stato finalmente catturato e sottratto alla folla.

    Moldavo di 34 anni, in Italia senza una fissa dimora, al termine degli accertamenti è stato arrestato per il reato di tentata rapina continuata e, giudicato con rito direttissimo, è stato condannato a 3 anni di reclusione.
     
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    La Regione taglia. E lo fa anche per quanto riguarda i servizi ai cittadini e la previdenza sociale. Lo sportello Inps di Augusta sarà prossimo alla chiusura e in provincia, capoluogo a parte, rimarranno disponibili solo gli uffici di Noto e Lentini.

    "E Augusta perde tutto – dice il segretario territoriale della Uil Stefano Munafò – e perde la faccia. Dopo l’Agenzia delle Entrate, adesso chiude anche l’Inps. A chi toccherà prossimamente? E la politica e le istituzioni cittadine cosa fanno? Augusta – ancora Munafò – è il secondo Comune della provincia ma sembra non avere alcun peso nel panorama non solo provinciale ma addirittura regionale. Eppure è una città che dà tanto in termini di Pil fra attività carceraria a Brucoli, con il porto commerciale e le industrie. Ma tutto questo sembra non interessi ad alcuno. Perché ad essere danneggiati saranno soprattutto i cittadini che perderanno un servizio importante. E allora mi rivolgo alle istituzioni. Se ci siete, battete un colpo!".

    Un messaggio raccolto dalle istituzioni. Tant’è che il deputato regionale Giambattista Coltraro si è già detto pronto a farsi portavoce del problema che caratterizzerà Augusta: "Anche perché non ci sembra che la Regione risparmi – ha detto il deputato di Sal – e chiudere uno sportello che opera da più di 30 anni ad Augusta è una follia. Augusta è una città già martoriata dal commissariamento, dal Comune sciolto per mafia, dal problema dell’immigrazione. Se adesso non sarà possibile un servizio essenziale come quello della previdenza sociale, metteranno definitivamente in ginocchio il Comune megarese. Cercheremo di capire quali sono i criteri che inducono queste scelte, considerato che la provincia di Siracusa ha altri due sportelli Inps, a Noto e a Lentini, ma questi non verranno soppressi".

    L’obiettivo dichiarato è tenere i giovani etnei il più lontani possibile dalla strada, perché è lì che finiscono in molti casi – soprattutto nelle zone a rischio – quando non completano il loro percorso di studi. Le linee guida per la lotta all’abbandono scolastico del Comune di Catania, che Ctzen pubblica per intero, indicano la strada da seguire a tutti gli enti coinvolti. E partono da un punto imprescindibile: il coinvolgimento delle famiglie
    dispersione scolastica_interna

    Si parte dalle famiglie e si arriva al tribunale per i minorenni. Le linee guida per combattere la dispersione scolastica che sono state presentate martedì al Comune di Catania prescrivono norme di comportamento a tutti gli enti e le istituzioni che le hanno firmate. Gli assessorati alla Scuola e ai Servizi sociali, i dirigenti scolastici, l’Ufficio scolastico provinciale, il centro per l’impiego, la procura per i minori e la questura: tutti hanno aderito a un’intesa che arriva più di dieci anni di distanza dal primo documento che mirava a contrastare l’abbandono della scuola da parte degli studenti catanesi. Ma i primi a essere chiamati in causa sono i genitori che dovranno firmare un «patto di corresponsabilità al momento dell’iscrizione del proprio figlio a scuola e/o al centro di formazione professionale».

    Clicca qui per leggere tutte le Linee guida sulla lotta alla dispersione scolastica nel Comune di Catania

    Secondo i dati forniti dal provveditorato della provincia di Catania, all’inizio dell’anno scolastico 2012/2013 erano 570 gli studenti delle scuole superiori che rischiavano di lasciare incompiuto il proprio percorso didattico. Al termine dei due quadrimestri, alla previsione iniziale si sono aggiunti 16 abbandoni, per un totale di 586 studenti che non hanno concluso l’anno. Per questo motivo, tra gli impegni che si assumono da adesso le scuole ci sono sia lo svolgimento di «incontri periodici con i referenti del Servizio sociale, al fine di monitoraggio, scambio di informazioni e programmazione di piani di intervento personalizzati», sia la comunicazione «a tutte le istituzioni coinvolte» della mancata frequenza dei ragazzi con meno di 16 anni, con lo scopo di mettere «in atto tutte le procedure utili a riportare l’alunno nel percorso scolastico». All’ufficio provinciale del lavoro toccherà invece farsi carico dei «giovani che hanno compiuto il 16esimo anno di età e che hanno assolto l’obbligo scolastico e di istruzione».

    Obiettivo dichiarato dell’intero protocollo è «prevenire la devianza minorile e giovanile», cioè il passaggio dei ragazzi dai banchi di scuola alla criminalità. «Basta pensare a contesti difficili come quello della I circoscrizione, ex I municipalità», interviene Maria Paola Iaquinta, preside dell’istituto comprensivo Cesare Battisti e coordinatrice dell’osservatorio sulla dispersione scolastica nell’area geografica che comprende, tra gli altri, l’Antico corso, gli Angeli custodi, San Cristoforo, il Fortino e il tondicello della playa. «Da noi ci sono indici di criminalità minorile da primato nazionale, se non erro siamo secondi solo a Roma – prosegue il dirigente scolastico – E le scuole possono fare molto per tenersi dentro gli studenti il più a lungo possibile, in un ambiente protetto». Per esempio, con un’offerta formativa variegata e creativa: «Una legge, mi pare la 216 del 1991, ci permetteva di riempire i nostri plessi con laboratori di vario tipo: d’informatica, d’arte, di ceramica… Oggi quei laboratori sono chiusi e vuoti perché ci mancano il personale e gli esperti per poterli attivare. Gli enti locali potrebbero riempirli con una semplicissima azione di reclutamento», prosegue Iaquinta.

    E se nella scuola primaria il problema della dispersione risulta ridimensionato, lo stesso non può dirsi per la secondaria: «Le scuole medie hanno un sacco di problemi e, come se non bastasse, sono troppo lontane dalle elementari: c’è uno stacco fortissimo, un cambiamento a dir poco importante, del quale risentono i contesti critici più degli altri». A questo, si aggiungono gli accorpamenti di più scuole, «che danno luogo a istituti scolastici enormi, con grossissimi problemi di gestione», afferma Maria Paola Iaquinta. Perché una cosa è dirigere una scuola con 600 studenti, un’altra è doverne controllare 1200: «Inevitabilmente, si perde il rapporto diretto con l’utenza, gli insegnanti sono costretti a seguire troppe famiglie. In zone a rischio come si fa a non dare a tutti l’attenzione che meritano?»
     
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    Si è spento Aurelio Carpinteri, “u zu Aurelio” per tutti i floridiani, nato a Floridia il 12/9/1915, uno degli ultimi sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti. Nel periodo bellico, dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943, nel marzo del 1944 fu catturato a Torino e deportato in Germania.

    Venne internato nel campo di concentramento di Mauthausen e destinato al lavoro coatto per l’economia della guerra. Della sua dolorosa esperienza ha dato in diverse occasioni testimonianza ai ragazzi delle scuole e a tutti quanti non vogliono dimenticare quello che accadde durante la Shoah.

    “ Proprio lo scorso anno -ricorda il Sindaco Orazio Scalorino- il 2 giugno 2013, nella ricorrenza della festa della Repubblica, a seguito di un urgente richiesta dell’Amministrazione comunale proprio in considerazione della sua età avanzata, il Prefetto di Siracusa Armando Gradone gli consegnò la medaglia d’onore, consegna che di regola avviene il 27 gennaio nella Giornata Memoria. Ero presente alla cerimonia ed è stato un momento molto commovente. La scomparsa di questa figura, a cui tutti i floridiani erano affezionati, lascia un vuoto nella nostra comunità, ma ciò ci impegna ancora di più a non dimenticare la più grande tragedia del Novecento e a coltivare i valori della tolleranza e del rifiuto di ogni forma di discriminazione e persecuzione.”
     
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    Secondo un classico cliché, si è presentata sul territorio l’ennesima storia di stalking con protagonisti un uomo incapace di gestire con serenità la fine di una relazione sentimentale ed una donna che si trasforma in breve tempo in vittima di una serie di minacce, insulti, violenze fisiche e verbali.

    Serie a cui dal maggio del 2013 era soggetta anche una donna siracusana vessata dall’ex marito, Zito Salvatore, 38enne del luogo ed incensurato, arrestato dai Carabinieri della Stazione di Siracusa Principale in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa – Ufficio G.I.P. in piena concordanza con le risultanze investigative condotte dai militari dell’Arma ed avviate a seguito della denuncia sporta dalla vittima, esausta di continuare a sopportare i tormenti dell’uomo ed il conseguente stato di ansia e timore ingeneratole per l’incolumità propria e dei propri familiari.

    I Carabinieri hanno ricostruito e debitamente documentato, grazie alla collaborazione della vittima, una lunga serie di appostamenti sotto casa, minacce di morte ed insulti verbali rivolti anche ai familiari della donna, ricatti relativi alla mancata corresponsione dell’assegno di mantenimento ed alla sottrazione dei figli, nonché una serie infinita di sms e telefonate (in un giorno la vittima ha ricevuto ben 184 chiamate).

    L’uomo denotava anche una spavalderia verso l’operato dell’Arma e dell’Autorità Giudiziaria come si evince da un messaggio in cui dichiara di essere incurante di fronte alla possibilità di farsi anche vent’anni di carcere e di essere pronto a vendicarsi a condanna scontata.

    In un’occasione, qualche giorno prima della testimonianza dei genitori della donna all’udienza della causa di separazione, l’ex marito ha minacciato verbalmente la vittima affermando che le avrebbe fatto trovare il padre bruciato dentro la macchina.

    Infine, l’episodio più grave ad inizio luglio, allorquando al termine del solito appostamento l’uomo ha cercato di impedire alla donna di entrare in casa rincorrendola nell’androne condominiale e percuotendola per impedirle di raggiungere l’ascensore, cagionandole contusioni varie al viso ed alla spalla giudicate guaribili in sette giorni dai medici dell’Ospedale di Siracusa. Episodio ancor più spregevole in quanto perpetrato dinanzi ai due figli minori dell’ex coppia.

    Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione dei genitori dove di fatto è da tempo domiciliato. Come sempre in queste tristi vicende, la raccomandazione rivolta ai cittadini, ed in particolar modo alle donne, è quella di segnalare senza indugio, anche tramite le Associazioni a tutela delle vittime di stalking e violenza di genere, ogni minimo iniziale episodio di violenza subita, al fine di mettere i Carabinieri in condizione di seguire fin da subito gli sviluppi della situazione, assistendo la vittima ed evitando che i fatti sfocino in conseguenze più gravi conseguenze.
     
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    E’ previsto un fondo di 3 milioni e 250 mila euro nella Finanziaria Ter che servirà a fronteggiare le emergenze umanitarie connesse allo sbarco di immigrati nei Comuni di Lampedusa, Pozzallo, Augusta, Portopalo di Capo Passero, Porto Empedocle.

    Nel dettaglio Lampedusa riceverà 1 milioni 500 mila euro, Augusta 500 mila euro, Pozzallo 500 mila euro, Porto Emepdocle 500 mila euro, Porto Palo 250 mila euro.

    “Le somme -dice la norma in finanziaria- serviranno per interventi finalizzati a favorire il rilancio dei Comuni, la gestione corrente, la riqualificazione urbanistica e gli interventi infrastrutturali”.
     
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    LA GRANDEZZA DI ROMA: LA FIGURA DEL "DITTATORE"

    Nell'antica Roma era previsto che in casi straordinari ci si avvalesse del "DITTATORE" per risolvere criticità che potessero mettere in crisi gli ordinamenti repubblicani dello Stato.

    I casi previsti in cui era obbligatorio nominare "DITTATORE" UNA PERSONA AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO erano i seguenti e previsti dall'ordinamento giuridico romano:


    1) Pericoli da nemici esterni;

    2) Rivolte;

    3) Un impedimento grave ad operare del console che lo nominava.

    Il "DITTATORE" rimaneva in carica per non più di 6 MESI. Era collaborato dal c.d. "MAGISTER EQUITUM" ("COMANDANTE DELLA CAVALLERIA") di diretta nomina dittatoriale.

    In questo sta la grandezza dell'antica Roma. Ovverossia la capacità di prevedere la casista secondo cui l'amministrazione ordinaria non era più sufficiente ad occuparsi delle esigenze primarie della Repubblica.

    Inoltre, ciò dimostra l'avanzato stato di DEMOCRAZIA REALE dell'antica Roma. Ben più forte rispetto alle c.d. STANCHE DEMOCRAZIE OCCIDENTALI CHE STANNO TUTTE DIMOSTRANDO DI ESSERE GIUNTE ALLA FRUTTA. Il motivo? Il semplice motivo che preveda i casi in cui il sistema andava fuori equilibrio e le modalità per farlo rientrare in fase.

    VISTO LA SITUAZIONE DI ESTREMO DEGRADO DELLE ISTITUZIONI "PSEUDO-DEMOCRATICHE" DELLO STATO A PARTIRE DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E IL CICALECCIO INCONCLUDENTE SULLE PRESUNTE RIFORME PERCHE' NON SI PRENDE UNA DECISIONE DRASTICA? CIOE' NOMINARE UN "DITTATORE". QUESTO ASSEMBLEARISMO DEMOCRATICO COMINCIA A PUZZARE COME UN CADAVERE...
     
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  12. CARLENTINI INFO NEWS
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    Una sessantina di persone sarebbero state accoltellate e gettate in mare. Lo raccontano i migranti che erano sul barcone soccorso il 19 luglio da una petroliera danese tra la Libia e Malta ai poliziotti che li hanno interrogati.

    A bordo ci sarebbero state 700-750 persone. ventinove profughi sono morti nella stiva, una donna è morta durante le operazioni di trasferimento in ospedale e un bambino di due anni è giunto morto a Messina dove la petroliera con 566 persone era stata dirottata.

    Non è ancora certo il bilancio della tragedia. I dati non sono ancora ufficiali ma gli investigatori stanno cercando di avere il quadro più chiaro possibile mettendo a confronto le diverse testimonianze.

    Secondo i profughi alcuni dei 5 fermati oggi a Messina con l’accusa di omicidio plurimo avrebbero ucciso e gettato in mare diverse persone e non avrebbero permesso a uomini e donne che erano nella stiva di uscire sul ponte. Il caos sarebbe sorto poco prima della trasbordo dei migranti dal peschereccio alla petroliera. I migranti raccontano che i dissidi iniziali sarebbero nati tra Arabi e Africani perché quest’ultimi che viaggiavano nella stiva volevano uscire fuori. Inoltre sul ponte si sarebbero contrapposte due fazioni tra le persone che volevano tornare indietro viste le precarie condizioni del barcone e quelle che invece volevano proseguire il viaggio.

    Infine decine di persone sarebbero annegate durante le operazioni di trasbordo tra barca e petroliera; tra queste il piccolo di due anni arrivato morto a Messina.
     
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  13. CARLENTINI INFO NEWS
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    Ieri al consiglio comunale si e ' parlato (solo sulla carta del Randagismo)
    Parlo di Carlentini...si parla si parla ma i cosi restono unni sunnu motti e miriati se qualche cosa si vorrebbe fare possibbilmente prendo per ipotesi solo per ipotesi cercare di sterilizarli o quando meno curarli e metterli in una apposita struttura vi e ' mai balenata questa idea ?
    gia che centra settiamo prima che qualcuno si faccia male sul serio poi si prendono provvedimenti gia dopo no prima
     
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  14. CARLENTINI INFO NEWS
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    Lentini. E' la via più breve per raggiungere l'ospedale, ma è anche utile per gli agricoltori che devono recarsi nelle loro campagne. Si tratta della strada provinciale 16 Lentini Scordia da troppo tempo ridotta in uno stato pietoso. Laddove il manto stradale è praticamente saltato e il centro di una delle carreggiate è decisamente impraticabile, ieri mattina si è verificato l'ennesimo incidente stradale autonomo che per fortuna non ha registrato vittime. L'uomo, un settantenne di Scordia che a bordo della sua utilitaria avrebbe dovuto raggiungere in mattinata l' ospedale per sottoporsi ad una terapia, ha raccontato di aver centrato in pieno una delle voragini e di essere uscito fuori strada quando per fortuna nessun altro mezzo sopraggiungeva dal senso opposto di marcia. Insomma una strada strategica per l'agricoltura locale da anni in totale abbandono ma che rappresenta anche un pericolo per i tanti automobilisti che ogni giorno, per necessità, si avventurano ad attraversarla. A ridurre la Sp 16 in queste condizioni contribuì un violento temporale che ha creato pericolose voragini al centro della carreggiata e precisamente nel tratto all'altezza di contrada Cipollazza.
     
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  15. CARLENTINI INFO NEWS
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    Condotta con la solita professionalità da Giorgio Càsole
    AUGUSTA/Serata dell’Associazione “Il Cireneo” ONLUS Augusta all’insegna della solidarietà e condivisione
    AUGUSTA. Giovedì 24 luglio si è svolta alla “Palumma” la manifestazione “Regaliamoci un sorriso” dedicata dalla neonata Associazione “Il Cireneo” ai diversamente abili. I numerosi intervenuti, quasi trecento, hanno riempito l’incantevole terrazza del locale e, approfittando anche di un favorevole clima estivo, hanno usufruito di un abbondante giro pizza e, soprattutto, di uno spettacolo molto piacevole e ben articolato, presentato e condotto con la solita professionalità da Giorgio Càsole.
    Per circa due ore, alternandosi, si sono esibiti: Piero Castro, Gaetana Bruno e Nicola Limma nella lettura di poesie e brani a tema; giovani, normo e diversamente abili, nel canto grazie al Karaoke di GianLuca Baffo; la “ I Kaos band” in parecchi pezzi canori e il M° Salvo Passanisi che ha accompagnato alla pianola la soprano Francesca Ussia in alcuni classici brani, tutti, molto apprezzati dal pubblico. Divertente lo sketch comico di Massimo Scuderi e Càsole,mil quale ha , reso interessanti le interviste ai responsabili delle varie associazioni di disabili, tra cui “Nuova Augusta Sport Disabili”, “Progetto Icaro”, “Il Faro”.
    Il Presidente del “Cireneo” ha relazionato sulla breve storia dell’Associazione e ha tracciato la natura, le linee fondamentali di attività e i nobili obiettivi di solidarietà e carità improntate a uno spirito sia domenicano che carmelitano e francescano.” Sulla scia di quanto evidenziato da Papa Benedetto XVI e da Papa Fancesco , - ha precisato il rappresentante dell’Associazione, - “il Cireneo intende concepire la carità anche come verità e giustizia che rispetti la dignità della persona umana in tutti i settori della vita sociale, economica e politica e intende operare coerentemente con il proprio credo, in qualità di aggregazione laica cattolica, adulta nella fede grazie a un adeguato percorso mistagogico”. -
    Alla serata erano presenti la Presidente delle Fraternite Laiche di San Domenico della Provincia di S. Tommaso D’Aquino, i Presidenti e rappresentanti dell’UNITRE, della Croce Rossa, dell’OARI-AVULSS, dei Club Service di Augusta, del Circolo Unione e del Circolo Ufficiali della Marina Militare di Augusta, Dirigenti Scolastici e molti professionisti e operatori del settore sociosanitario.
    Sono stati consegnati dei berretti a tutti i diversamente abili presenti e uno statuto al Lions Club di Augusta quale riconoscimento per una donazione a favore dell’associazione.
    Finale incandescente, di pieno coinvolgimento con, al karaoke, i brani “We are the world” e “Si può dare di più” : tutti insieme uniti a cantare, in nome della pace, dell’amicizia e della fratellanza. Ovviamente, i microfoni principali sono stati dati ai diversamente abili.
    “Obiettivo raggiunto”, ha concluso con grande gioia, il presidente del Cireneo.
     
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