R.T.C

  1. SIAMO IN ALTOMARE

    AvatarBy CARLENTINI INFO NEWS il 27 June 2014
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    L’Italia è in grave pericolo; la situazione sembra irreparabile e il declino non solo economico, ma soprattutto nel campo dell’innovazione, della ricerca scientifica, dell’università e della cultura pare ormai irreversibile. nella incoscienza di chi continua a ballare sulla tolda del Titanic, credendo che la festa non debba mai finire.
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  2. UNO SCEICCO A PALERMO

    AvatarBy CARLENTINI INFO NEWS il 27 June 2014
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    Una fiera del made in Italy ad iniziare dai prodotti siciliani da tenere in Qatar come avvio di rapporti commerciali ed investimenti arabi in Sicilia. Lo sceicco Ali Bin Thamer al Thani, componente della famiglia reale del Qatar, sonda questa possibilità con una visita ufficiale in Sicilia.

    Stamani ha incontrato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone al quale ha chiesto tempi certi e burocrazia semplificata, nel pomeriggio presso la sede di Confindustria a Palermo ha incontrato il presidente degli industriali Antonello Montante, il vicepresidente con delega all’internazionalizzazione, Nino Salerno, e un centinaio di imprese dell’Isola.

    Obiettivo dell’incontro, proprio quello di selezionare le aziende da invitare a Brand Italy, il salone dell’italian style che si svolgerà a novembre a Doha, e che in tre giornate di incontri workshop e conferenze, prevede la partecipazione di oltre 30 mila visitatori tra buyer, dealer, imprenditori e rappresentanti della business community del Qatar e degli atri Paesi del Medio Oriente.

    Numerose le occasioni di business, dal momento che il Qatar è uno degli Stati più ricchi al mondo con investimenti pubblici previsti per oltre 140 miliardi di dollari per i prossimi quindici anni e che solo nel 2011 ha sfiorato i 20 mila milioni di euro di import. Cifra in continuo aumento, anche in vista delle politiche di sviluppo programmate dal governo dell’Emiro che intendono fare del Qatar una delle principali piattaforme economiche e logistiche della penisola arabica, snodo commerciale tra Oriente e Occidente.

    Non è la prima volta che esponenti della famiglia reale del Qatar vengono in Sicilia ma è la prima per lo sceicco Ali Bin Thamer al Thani che ha tenuto a precisare come si sia innamorato di queste terra. “Ho visitato varie altre città italiane, Roma, Milano, Torino, Bologna – ha detto – ma mai mi sono trovato bene come qui. Noi abbiamo grandi interessi in Italia e abbiamo fatto investimenti importanti comprando Valentino, una grande catena di alberghi di lusso, l’ospedale di Olbia. Intendiamo aumentare interessi ed investimenti e la Sicilia è una buona occasione, una opportunità per noi e per voi”.

    “Sono onorato di essere in Sicilia – ha sottolineato lo sceicco Ali Bin Thamer al Thani -. Sono qui per individuare opportunità di investimento nei diversi settori della produzione, dall’agroalimentare agli arredi, dalla green economy all’edilizia, dalla meccatronica all’intera filiera del turismo, e sono certo che riusciremo ad avviare un proficuo rapporto di collaborazione”.

    La “prima volta” di esponenti del Qatar era stata di natura diversa. L’Emiro Al Hemadi era venuto per una visita che aveva più il sapore di una vacanza e distribuì doni preziosi a tutti i politici che incontrò. Stavolta, invece, potrebbe essere quella dei reali scambi commerciali : “Lo Sceicco ha mostrato interesse verso i prodotti di lusso e l’enogastronomico – dica Antonello Montante – e questo lascia spera...

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  3. CARLENTINI INFO NEWS

    AvatarBy CARLENTINI INFO NEWS il 25 June 2014
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    Catania. L'inesorabile Sole 24 Ore dà i numeri e questi numeri - con la forza della «scientificità» che, spesso a torto, viene loro attribuita - ci dicono, anche se non è esplicitato da nessuna parte, che le università del Nord, cioè quelle che ricadono nei territori più ricchi di risorse e opportunità, stanno in testa alla classifica delle migliori università, mentre tutte quelle del Sud stanno in coda. Questo dice la classifica generale e questo dicono le due voci principali da cui è composta: ricerca e didattica. Nella «lettura» del Sole la cattiva performance degli atenei del Sud è attribuita soprattutto alla carenza di strutture, alle tasse più basse delle media, all'emigrazione degli studenti migliori e alla difficoltà della ricerca «a farsi davvero strada». Cioè alle conseguenza della causa principale e inespressa: la marginalità territoriale per cui i giovani che hanno la possibilità di sostenere in costi di un trasferimento scelgono le università dei territori che assicurano maggiori e migliori occasioni di occupazione.
    Delle tre università siciliane quella messa peggio, secondo questi dati, è Palermo, seguita da Catania, mentre Messina - e il dato stupisce -distanzia le altre, soprattutto nel campo della ricerca. L'ateneo di Catania si attesa al 51° posto su 61, peggio vanno solo Reggio Calabria, L'Aquila, Cassino, Cagliari, Napoli Federico II, Bari, Napoli II Università, Perugia Stranieri, Palermo, Napoli Parthenope. Ma la posizione si diversifica se si guarda alla didattica, dove l'ateneo scende al 56° posto, e alla ricerca dove, al contrario, sale al 47°. Su questo indicatore Catania si attesta poco al di sopra di Palermo (54° posto), ma ben lontana, comunque, da Messina che si piazza al 37° posto.
    Niente a che vedere con le magnifiche prime: Verona e Trento, prime a pari merito, e poi Milano Politecnico al terzo posto, e, a seguire, Bologna, Padova, Marche Politecnica, Venezia Ca' Foscari, Siena e Torino Politecnico.
    Se poi si guarda ai tanti altri indicatori, alcuni dei quali introdotti quest'anno per la prima volta, il quadro diventa più complesso. In buona parte delle tante voci prese in considerazione l'ateneo di Catania si attesta su posizioni mediane, senza infamia e senza lode. Così è per «sostenibilità» (numero di docenti nelle attività di base), «borse di studio» (percentuale di idonei che hanno ottenuto la borsa), «stage» (percentuali di crediti ottenuti in stage sul totale), «dispersione» (percentuale di immatricolati iscritti al secondo anno nella stessa università), «voto degli studenti» (giudizio dei laureandi sui corsi di studio), «competitività della ricerca» (capacità di attrazione di risorse per progetti di ricerca), «qualità dei dottorati» (giudizi ottenuti dall'alta formazione nella valutazione Anvur). In tutte queste voci Catania non è né tra le prime 15 né tra le ultime 15. Invece è tra le peggiori in altri indicatori. E' ultima in «attrattività», la percentuale ...

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  4. CARLENTINI INFO NEWS

    AvatarBy CARLENTINI INFO NEWS il 25 June 2014
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    Sarà una fine di giugno di temperature roventi sulla Sicilia. Il caldo intenso è già iniziato ieri con l‘arrivo dello Scirocco e giovedì (26 giugno) avremo un’intensa ondata di calore che colpirà in pieno l’Isola, dove le temperature supereranno i 40° in diverse località con picchi elevatissimi specie mercoledì 25.

    E’ caccia ai record di caldo mensile, che a Palermo Punta Raisi è di 44 gradi e risale al giugno 1982, a Palermo Boccadifalco è sempre di 44° ma molto più recente, del giugno 2007. Anche a Messina il record è del giugno 2007, di 43,4°, idem a Catania Sigonella che quel giorno ha raggiunto 44,2°. Catania Fontanarossa, invece, come record mensile ha i 45,0° del giugno 1982, stesso giorno in cui Trapani raggiunse i 43,0°.

    E’ difficile dire se questi record verranno raggiunti o superati ma il gran caldo è assicurato. I meteorologi sono sicuri che si andrà oltre i 40 gradi e le temperature minime faranno fatica a scendere sotto i 30 gradi su tutta l’Isola.
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  5. NEWS SIRACUSA

    AvatarBy CARLENTINI INFO NEWS il 25 June 2014
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    "Consumo zero del suolo e rigenerazione urbana:un ambientalista per cambiare rotta". Il coordinatore nazionale di Green Italia, Fabio Granata, lancia, in questo periodo in cui si parla di rimpasto in Giunta, la proposta di inserire l'architetto Giuseppe Patti per dare una svolta alle politiche urbanistiche della città di Siracusa.

    "Siracusa, patrimonio UNESCO e Capitale culturale del mediterraneo- afferma Granata- ha nel paesaggio urbano e nella sua stratificazione storica la "cifra"della sua grandezza e del suo possibile rilancio:per questo serve una azione decisa in direzione di un "consumo zero "del suolo accoppiata a un progetto di "rigenerazione urbana" che riconsegni quote di bellezza alla Città e possa rimettere in moto, anche attraverso apposite misure comunitarie, risorse importanti per progettisti, maestranze, imprese.

    Per far questo- prosegue il coordinatore nazionale di Green Italia- serve una piccola rivoluzione di metodo e la garanzia di una gestione coerente delle scelte: Giuseppe Patti, architetto e ambientalista, può rappresentare una risorsa da tenere in considerazione in una futura fase di rilancio del governo della città di Siracusa, Patrimonio dell'umanità, anche in considerazione del suo sostegno leale in campagna elettorale al Sindaco Garozzo. Patti rappresenterebbe un "segnale"concreto di un "cambio verso" effettivo per la nostra Città "
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  6. ACCORDI

    AvatarBy CARLENTINI INFO NEWS il 25 June 2014
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    La Francia ha raggiunto l’accordo con Bouygues per il 20% di Alstom, e spiana la strada a General Electric che supera così l’ultimo ostacolo per mettere le mani sul colosso dell’energia francese. Bouygues venderà a Parigi il 20% di Alstom a «prezzi di mercato, con uno sconto standard, a condizione che il prezzo sia superiore o uguale ad un prezzo teoretico di 35 dollari per azione». Con l’accordo Bouygues consentirà al governo francese di esercitare anche il 20% dei diritti di voto e si impegna ad appoggiare la nomina di due consiglieri di amministrazione scelti dal governo francese. Bouygues controlla infatti attualmente il 29% di Alstom, che valuta a 34 dollari per azione. L’intesa era la condizione essenziale per General Electric per mettere le mani su Alstom con l’appoggio del governo francese.
    L’acquisizione
    Per General Electric, Alstom e i 17 miliardi di dollari che si è impegnata a versare, rappresentano la maggiore acquisizione della sua storia. «Bouygues riconosce la forza strategica e industriale» dell’accordo, ha affermato Alstom in una nota. La svolta per Ge è arrivata qualche giorno fa, quando Parigi a sorpresa ha preferito l’offerta americana ritoccata al rialzo rispetto a quella di Siemens e Mitsubishi, imponendo come condizione, però, che la Francia divenisse azionista. Il via libera del consiglio di amministrazione di Alstom all’intesa con Ge è arrivato sabato in serata, e l’intesa sigilla l’accordo con Ge a poche ore dalla scadenza.Per l’amministratore delegato di Ge, Jeff Immelt, si tratta di un successo. Diversamente per i tedeschi, che hanno rimandato indietro le critiche di chi li ha accusati di aver scarsamente appoggiato l’offerta Siemens-Mitsubishi. «La responsabilità - ha detto il portavoce di Angela Merkel - sono tutte delle imprese coinvolte».
    I vincoli
    L’accordo tra lo Stato francese, Alstom e General Electric sulla cessione delle attività energetiche prevede vincoli molto stretti in materia occupazionale, e in particolare una penalità di 50.000 euro per ciascun posto di lavoro non creato dei 1.000 promessi in tre anni dall’azienda americana. Così ha riferito il ministro dell’Economia transalpino, Arnaud Montebourg, alla radio RMC. «General Electric ha proposto la creazione di 1.000 posti di lavoro in tre anni - ha spiegato - noi abbiamo chiesto degli impegni, con delle penalità finanziarie, dell’ordine dei 50.000 euro per posto non creato». Questa clausola, ha aggiunto, «è un precedente, potrebbe diventare un esempio da seguire»
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  7. CARLENTINI INFO NNEWS

    AvatarBy CARLENTINI INFO NEWS il 25 June 2014
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    NUOVO BLOG DI INFORMAZIONE
    CARLENTINI INFO NEWS VISITATELO NOTIZIE SENPRE AGGIORNATE A TUTTE LE ORE
    :lol:
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  8. STORIE DI PD

    AvatarBy CARLENTINI INFO NEWS il 25 June 2014
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    STORIE DI CONPROMESSI
    Intesa trovata con il senatore Corradino Mineo e l'assessore regionale Nelly Scilabra. La notizia arriva dalla Tesoreria regionale del Partito democratico e riguarda i contributi arretrati non versati al partito dai deputati e dagli amministratori eletti in Sicilia per una somma complessiva che si aggira sui 500 mila euro. Mineo e Scilabra facevano parte di un nutrito elenco di esponenti che durante una verifica erano risultati non in regola dei versamenti.
    Ora i due esponenti avrebbero trovato con il Tesoriere Tuccio Alessandro una intesa per venire a capo della vicenda, sembra con un contributo aggiuntivo mensile. Secondo lo Statuto del partito democratico tutti gli eletti in Sicilia sono tenuti a versare alle casse del Pd regionale un contributo pari al 15% della indennità percepita.
    La mancanza di rispetto degli accordi ha portato a una situazione disastrosa del partito regionale che recentemente ha dovuto mettere in cassa integrazione i 13 dipendenti della segreteria.
    L'intento è però allargare la platea di coloro che pagano e contribuiscono così a far rientrare i dipendenti e a pianificare una attività più capillare del partito sul territorio.
    Dopo aver sanato alcune irregolarità che riguardano la deputazione nazionale, la tesoreria ha cominciagto ad eseminare le carte che riguardano gli eletti nelle singole province, cominciando a verificare la posizione di deputati regionali, consiglieri comunali, assessori e esponenti che ricoprono incarichi.
    A Catania è venuto fuori che ci sono ancora numerose posizioni da far rientrare. Nella deputazione nazionale etnea del partito tutti concorrerebbero al contributo previsto e tra questi, come certificato dallo stesso Tesoriere Alessandro la posizione del deputato Giovanni Burtone meriterebbe una citazione di merito, perché Burtone avrebbe immediatamente saldato tutto e subito quello che era rimasto in sospeso. Nella deputazione regionale ci sarebbero, al contrario, due esponenti che non avrebbero mai versato il contributo. La Tesoreria avrebbe già spedito ai due deputati i primi solleciti prima di rivolgersi alla commissione di vigilanza che in extrema ratio potrebbe anche provvedere all'espulsione dei morosi.
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  9. SICILIA LE INPRESE CON L' ACQUA ALLA GOLA

    AvatarBy CARLENTINI INFO NEWS il 25 June 2014
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    Situazione drammatica. Piccole e medie imprese soffocate dalla pressione fiscale che incide per il 71,1%
    E' un report sconvolgente quello della Cna, la Confederazione Nazionale dell'Artigianato, che fa il punto sulla pressione fiscale che sta soffocando piccole e medie imprese.
    Sicilia, le imprese lavorano per pagare le tasse
    Se in Italia, infatti, siamo al 63,1%, in Sicilia si arriva al 71,1% di Catania, dove un'impresa sino al 17 settembre lavora solo per pagare le tasse. Dice Filippello, segretario Cna: «Si colpisce chi lavora e si spinge all'elusione».
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  10. CIRO ESPOSITO E' MORTO

    AvatarBy CARLENTINI INFO NEWS il 25 June 2014
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    E' morto all'alba Ciro Esposito, il tifoso partenopeo ha lottato disperatamente per cinquanta giorni, ma non ce l'ha fatta. E mentre le questure si attivano temendo una resa dei conti tra la tifoseria napoletana e quella romanista, la famiglia torna a lanciare un appello: «No a violenze nel nome di Ciro».
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